Pietro Campagna trionfa all’EuroMiniChamps di Schiltigheim

In terra francese Campagna, 12enne pratese, ha portato l'Italia sul primo gradino del podio diciotto anni dopo l'ultima volta

0
45

Al 19° EuroMiniChamps l’Italia è tornata sul primo gradino del podio a 18 anni di distanza dalla prima vittoria, che era stata conquistata da Leonardo Mutti. A compiere l’impresa al Nelson Mandela Sports Center di Schiltigheim è stato il 12enne pratese Pietro Campagna, che era già stato finalista l’anno scorso e questa volta ha scalato un gradino, battendo nell’atto conclusivo per 3-2 (11-6, 5-11, 5-11, 11-5, 11-6) il giapponese Shusuke Shigeta. Una finale a dir poco emozionante, con Campagna prima avanti 1-0, poi sotto 2-1 e infine capace di imporsi alla “bella”, conclusa con una grande esultanza e l’abbraccio col babbo Sauro, che lo ha guidato in panchina.

«Sono molto contento – commenta Pietro ai canali della Fitet – della mia partecipazione a questa manifestazione così importante. Ci tenevo particolarmente, innanzitutto perché ho potuto svolgere un Camp, organizzato qui a Schiltigheim dall’International Table Tennis Federation. È stato molto impegnativo e ho potuto lavorare con i migliori Hopes selezionati dall’ITTF, europei e giapponesi. Già lo scorso anno avevo giocato molto bene ed ero arrivato in finale, però non ero riuscito a vincerla. Questa volta sono salito di settore, passando dai minicadet ai cadet, e sapevo che sarebbe stato molto difficile. Ho disputato un ottimo torneo e soprattutto le tre partite di oggi sono state durissime. Sono stato quasi sempre in svantaggio e sono riuscito a rimontare. Ci sono volute molta concentrazione e una grande fiducia nei miei mezzi. In finale ero molto tesi e non riuscivo a sciogliermi. Infatti nel primo set sono partito malissimo, indietro per 5-1, però ho recuperato, mettendo in fila una serie di punti, e ho prevalso. Nel secondo parziale il giapponese ha reagito bene, mentre io non ero affatto fluido e ho impiegato un po’ a ritrovare il mio gioco. Il quinto set è stato una lotta di nervi e sono molto felice di ciò che ho fatto fino alla fine. Il mio avversario è molto bravo e farà molta strada, però, intanto, ci siamo anche noi».

Molto soddisfatto anche il babbo Sauro, le cui dichiarazioni sono state riprese dal sito ufficiale della Fitet: «Il Camp, che abbiamo effettuato dal 20 agosto, è stata un’ottima occasione di lavoro e di confronto. Al torneo ci aspettavamo che il livello fosse molto alto e così è stato. Pietro ha fatto uno step importante rispetto agli anni precedenti, fondamentalmente dal punto di vista della tenuta mentale. Nelle ultime gare è stato spesso sotto nel punteggio ed è stato molto impegnativo venirne fuori. Lui è stato bravo a capire la chiave del gioco e ha ribaltato le situazioni. Con qualche piccolo consiglio e incitamento da parte mia, ha fatto praticamente tutto da solo e questo è l’aspetto più confortante che ci portiamo a casa da questa esperienza. Complessivamente vorrei sottolineare che la spedizione italiana è stata molto positiva, perché dei dieci ragazze e ragazzi presenti, seguiti da tecnici, che sono stati anche loro costretti a delle belle maratone ben sei sono arrivati ai tabelloni, superando quattro fasi a giorni i maschi e tre le femmine. Si tratta di una gran nella notizia per la nostra Federazione e per le società di riferimento delle atlete e degli atleti».