Serie D, Viareggio o Ghiviborgo? L’affare salta ufficialmente

Ancora dubbi su come sarà composto l'organico della prossima Serie D. Intanto fumata nera per il passaggio tra Ghiviborgo e Viareggio

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Una trattativa che, dopo settimane di voci più o meno ufficiali, sembra essersi arenata definitivamente. Non sarà il Viareggio a partecipare al prossimo campionato di Serie D, bensì, a meno di ulteriori e clamorose novità, il Ghiviborgo. La società bianconera stava provando da settimane ad entrare in possesso del titolo sportivo del club della Garfagnana, per poter disputare la quarta serie “saltando” l’Eccellenza, categoria in cui il Viareggio milita attualmente. Tutto sembrava portare alla fumata bianca, ma nei giorni scorsi c’è stato prima un rallentamento e poi il no definitivo. Non sarà quindi la squadra della città del Carnevale a fare compagnia al Prato nel prossimo campionato di Serie D. Questo il comunicato pubblicato dal Viareggio.

IL COMUNICATO DEL CLUB VIAREGGINO

La società Viareggio Calcio MPSC accoglie con stupore, purtroppo non meravigliandosi, il comunicato pubblicato dalla GSD GHIVIBORGO VDS ASD, in merito alla oramai note trattativa per la “cessione del titolo sportivo”.
Senza entrare nel merito di una trattativa lunga, estenuante e fortemente cercata, almeno inizialmente, dalla dirigenza del Ghiviborgo, si fa presente che la società Viareggio Calcio, anche in questa vicenda, ha dimostrato le proprie ambizioni e la propria solidità economica, cercando di regalare alla città e ai suoi tifosi un palcoscenico ancora più prestigioso. Detto ciò, augurando al Ghiviborgo i migliori risultati sportivi, si fa presente che con rinnovata ambizione e forza la società Viareggio Calcio parteciperà al campionato di Eccellenza, nel rinnovato stadio dei Pini, per provare a regalare sul campo quanto la piazza merita.
Sul merito della trattativa verrà poi indetta un’opportuna conferenza stampa, sperando di confutare ogni dubbio su quanto la società Viareggio Calcio si sia prodigata, in ogni suo componente, nel cercare di portare a termine positivamente una trattativa che, evidentemente, qualcuno non voleva che andasse in porto.