Ancora un quinto set e ancora una vittoria contro Firenze Ovest. Non manca il carattere alla Kabel che, però, dalle prime due sfide deve apprendere molto per correggersi e crescere. La squadra è giovane e in alcuni frangenti di gara la cosa emerge con forza. Ne è conscio anche Mirko Novelli, allenatore della compagine pratese.
Un secondo tie break. A caldo pesano di più il punto perso o i due guadagnati?
“Per come si era messa all’inizio è un punto perso, per come si era messa alla fine forse dobbiamo guardare a quanto abbiamo guadagnato. Firenze è una squadra costruita per stare in alto in graduatoria. Noi per lunghi tratti abbiamo giocato meglio di loro e siamo stati avanti. Nel quarto set abbiamo avuto tante occasioni per chiuderla e non l’abbiamo fatto e quando sbagli così tanto poi lo perdi. Nel quinto siamo ripartiti concentrati e abbiamo portato a casa i due punti”.
Per larghi tratti la squadra è sembrata avere il controllo della sfida. Prato ha giocato in maniera tranquilla e faceva le cose che doveva fare. Poi, improvvisamente, magari a causa di un piccolo episodio negativo, è stato come se si spegnesse la luce e il trend della gara cambiava.
“È quello che ho detto ai miei negli spogliatoi. Non ho chiesto di non sbagliare mai. Volevo una gara aggressiva, diversamente da quanto avevamo fatto a Rufina. Volevo che fossimo noi a fare la gara e per due set lo abbiamo fatto. Nel momento in cui, per una palla dubbia, abbiamo perso il controllo della gara, ci siamo innervositi, abbiamo fatto due errori banali e lì abbiamo perso il set. Quello di tenere la gara in controllo è senza dubbio un punto su cui ci stiamo focalizzando anche durante la settimana”.
Ogni volta che il coach avversario chiamava minuto di sospensione, alla ripresa del gioco, la Kabel sbagliava il servizio o commetteva altri piccoli errori che poi facevano recuperare Firenze.
“Infatti, il coach avversario chiamava giustamente il tempo proprio quando noi avremmo dovuto fare la differenza. Tornavamo in campo e ci riassorbivano il vantaggio accumulato. Evidentemente ci dà molto fastidio quando ci spezzano il ritmo e anche su questo dobbiamo lavorare”.