Volto nuovo in casa Zenith Prato. Per rinforzare la mediana della formazione allenata da Simone Settesoldi, in vista della seconda parte del girone A di Eccellenza, i direttori sportivi Marco Magni e Francesco Settesoldi hanno messo a segno un bel colpo facendo firmare (domani dovrebbe arrivare l’ufficialità) un biennale a Albi Hanxhari, ex centrocampista dello Sporting Cecina. Il classe 2003, di origini albanesi, può vantare un lungo curriculum calcistico. Mediano di impostazione davanti alla difesa, Hanxhari ha fatto la trafila delle giovanili fra Genoa, Bologna e Pisa fino alla Primavera, per poi debuttare in serie D nella stagione 2022-2023 con la maglia dell’Aglianese. Nella stagione successiva ha iniziato l’anno sempre in serie D, con la Mobilieri Ponsacco (8 presenze), per poi scendere in Eccellenza alla Cuoiopelli e, in questa annata, iniziare da protagonista con lo Sporting Cecina. Pare che con questo innesto il mercato di riparazione in via del Purgatorio sia definitivamente concluso.
Nel frattempo, è andata in scena una serata speciale, carica di emozione e orgoglio, quella della “cena degli auguri” della squadra di Eccellenza. Un momento in cui il presidente della Zenith Prato, Carmine Valentini, dopo aver salutato e rivolto gli auguri a dirigenti, staff tecnico e atleti, ha voluto celebrare un traguardo che parla di appartenenza, dedizione e identità: le 200 presenze in competizioni ufficiali con la maglia della prima squadra amaranto raggiunte da Andrea Saccenti, centrocampista classe 2000 e capitano della formazione. Un riconoscimento sentito e condiviso, non solo simbolico ma profondamente rappresentativo del legame tra Saccenti e il sodalizio di via del Purgatorio. Il presidente Valentini gli ha consegnato una targa in vetro, la vicepresidente, Giulia Valentini, una maglia da gara ufficiale con il numero “200”, mentre il direttore generale Mattia Di Vivona una fascia da capitano celebrativa a nome di tutti i soci e dell’intero consiglio di amministrazione.
Sulla targa, il messaggio che racchiude il senso di questo percorso: “Esempio di sportività, sacrificio e attaccamento ai colori amaranto”. Insomma, un momento semplice e autentico per rendere omaggio a un giocatore che, in campo e fuori, incarna pienamente i valori della Zenith Prato.
