Dal prossimo 1° gennaio, Prato potrebbe rimanere senza la sede provinciale del Coni, privandosi così di un presidio fondamentale per il mondo sportivo locale. A sollevare la questione è la parlamentare di Forza Italia, Erica Mazzetti, che ha annunciato un’interrogazione ai ministeri dell’Economia e dello Sport. La conferma arriva anche dal delegato provinciale Massimo Taiti, impegnato in questi giorni per tentare di trovare una soluzione alternativa che garantisca un punto di riferimento alle società sportive del territorio. Ma il tempo stringe: il piano di riorganizzazione varato dal Coni prevede infatti la chiusura delle sedi di Prato, Pistoia, Arezzo e Livorno entro il 31 dicembre.
Oltre alla sede provinciale del Coni, verrebbe meno anche quella di Sport e Salute (ex Coni Servizi), che verrebbe trasferita a Firenze Sud. Un accorpamento che, secondo Taiti, comporterebbe inevitabili disagi per società e operatori. L’obiettivo del progetto nazionale è quello di ridurre i costi di gestione, ma la decisione rischia di penalizzare realtà importanti come quella pratese. «La nostra città – sottolinea Mazzetti – è la seconda della Toscana per dimensioni e la terza del Centro Italia: non possiamo rinunciare a una struttura di riferimento stabile. Senza una sede, il movimento sportivo perderebbe competenze, supporti e qualità».
La deputata azzurra lega l’attuale situazione anche a scelte politiche passate: «Tutto è iniziato con la riforma delle Province varata dal governo Renzi, che ha avuto conseguenze a cascata anche sulle strutture del Coni e, successivamente, di Sport e Salute. Oggi, però, occorre agire per difendere sedi territoriali ingiustamente considerate marginali». Mazzetti richiama infine le difficoltà croniche dello sport pratese: «Il nostro movimento vive da anni in emergenza per la mancanza di impianti, problema che le amministrazioni Biffoni e Bugetti non hanno saputo affrontare. Per questo, la chiusura della sede sarebbe un ulteriore colpo che non possiamo permetterci».