Prato, l’accusa di Biagi e Maretto: «Futuro incerto per le giovanili. Società assente e ritardi nei pagamenti»

Nel mirino il presidente Stefano Commini: «Non esiste, ad oggi, alcuna prospettiva concreta per il futuro sportivo dei ragazzi del Prato»

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«Abbiamo incontrato tutto lo staff tecnico e dirigenziale del settore giovanile e della scuola calcio per comunicare apertamente quella che è, purtroppo, la desolante realtà che ci troviamo a fronteggiare: un futuro sempre più incerto, anzi, allo stato attuale, inesistente. Siamo stanchi di silenzi. Siamo stanchi di assenze. Meritiamo risposte. Le meritano le famiglie, gli allenatori, i dirigenti, e soprattutto i bambini e i ragazzi che ogni giorno inseguono un sogno con questa maglia addosso. Attendiamo un segno. Il tempo delle attese infinite è finito». Pier Paolo Biagi e Andrea Maretto, responsabili del settore giovanile e della scuola calcio del Prato, alzano la voce, denunciando una situazione di estrema difficoltà per la mancanza di garanzie per la stagione a venire da parte. Lo fanno in una lettera indirizzata al presidente Stefano Commini, accusato di essere assente. «Abbiamo provato, con ogni mezzo, a mantenere viva una linea di comunicazione con la Presidenza e la Vicepresidenza. Ma i nostri appelli, le nostre telefonate, i nostri messaggi sono caduti nel vuoto, ignorati senza una parola, senza un segno, senza il minimo senso di responsabilità. L’assenza totale della proprietà in un momento tanto delicato – affermano Biagi e Maretto – è inaccettabile, oltre che offensiva per l’impegno e la passione che quotidianamente dedichiamo a questo progetto».

Come se non bastasse, ci sono anche ritardi nei pagamenti. «A rendere la situazione ancor più insostenibile è il fatto che, con enorme fatica, è stata corrisposta solo fino alla mensilità di febbraio ko a tutto il personale. Il resto rimane un’incognita, aggravando un quadro già drammatico sul piano umano e professionale. Nonostante tutto, lo staff si è dimostrato compatto: con professionalità e dignità ha confermato che resterà in carica fino alla naturale scadenza dei contratti, il 30 giugno, adempiendo con serietà agli impegni assunti. Dopo quella data, ognuno sarà libero di cercare altrove opportunità e stabilità, senza che né io né il collega Biagi ci spenderemo in tentativi di convincimento: non sarebbe onesto chiedere di restare dove non c’è alcuna certezza».

In ballo, oltre che il futuro dello staff, c’è quello di 400 tesserati tra settore giovanile e scuola calcio. «La prossima settimana abbiamo calendarizzato una serie di incontri con le famiglie dei nostri giovani atleti – spiegano Biagi e Maretto – Diremo loro la verità: che non esiste, ad oggi, alcuna prospettiva concreta per il futuro sportivo dei loro figli sotto i colori di questa società. E li inviteremo, per il bene dei ragazzi, a guardarsi altrove». Insomma, un vero e proprio ultimatum, che non può non scuotere un ambiente già in fibrillazione per la situazione della Prima Squadra, caratterizzata dalle tensioni della tifoseria nei confronti della proprietà e le incertezze sul futuro.