Prato, firmato il preliminare di cessione. Toccafondi rompe gli indugi: “Depositati 100mila euro”

Ma per salvare il club serve arrivare ad un milione entro il 18 luglio: nuovo appello agli imprenditori locali

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Prato, firmato il preliminare di cessione: Toccafondi rompe gli indugi e lancia l’appello agli imprenditori locali

È stato siglato il preliminare per la cessione dell’AC Prato. Un passaggio chiave per provare a salvare la storica società biancazzurra e garantirne l’iscrizione al prossimo campionato di Serie D. L’ex presidente Paolo Toccafondi ha rotto gli indugi e ha deciso di scendere in campo, depositando 100.000 euro su un conto fiduciario presso lo studio notarile D’Ambrosi e Casale. Un primo passo concreto, ma ora serve che altri lo seguano: l’obiettivo è raccogliere almeno un milione di euro entro il 18 luglio, coinvolgendo almeno altri nove imprenditori disposti a investire la stessa cifra.

Il Prato era agonizzante fino a una settimana fa” ha dichiarato Toccafondi in conferenza stampa, spiegando di aver compiuto questo gesto per rispetto della memoria del padre Andrea e per amore verso il club. “Non cerco ruoli né visibilità. Se, una volta costituita la nuova governance, mi chiederanno di fare un passo indietro, lo farò senza problemi”.

Il preliminare siglato tra Stefano Commini – attuale proprietario del Prato – e una cordata di imprenditori locali prevede due condizioni fondamentali: il primo traguardo è, appunto, il raggiungimento della cifra di un milione di euro entro il 18 luglio. Solo a quel punto scatterà la seconda condizione, che obbliga Commini a saldare i 220.000 euro dovuti ai tesserati della stagione 2024/25, necessari per perfezionare l’iscrizione alla Serie D.

Intanto, Commini ha provveduto a inviare regolarmente la domanda d’iscrizione alla LND entro il termine previsto, ma senza il pagamento degli stipendi arretrati scatterà inevitabilmente un’istruttoria negativa da parte della Co.Vi.So.D. Ci sarà tempo fino al 21 luglio per presentare eventuale ricorso, allegando i bonifici effettuati.

Nel frattempo, l’attuale proprietà starebbe cercando un accordo con i tesserati per ridurre l’esborso, mentre Toccafondi tiene aperta la porta a chiunque volesse farsi avanti per rilevare il club. “Non ho chiesto l’esclusiva. Se dovesse farsi avanti un altro soggetto, Commini è libero di trattare anche con lui, ma mi sembra un’ipotesi remota” ha precisato.

Toccafondi ha anche ripercorso le ultime settimane, spiegando come la sua azione sia nata dal tentativo di non disperdere il lavoro avviato da Giovanni Nigro, figura centrale nella trattativa iniziale poi naufragata. “Con Rodolfo Fregoli abbiamo analizzato i conti: il debito complessivo è di circa 800.000 euro, dei quali 200.000 saranno coperti da Commini e il resto potrà essere dilazionato. Non è una situazione insostenibile, ma serve un’iniezione di fiducia e risorse“.

Adesso la palla passa agli imprenditori della città: senza una risposta concreta e tempestiva, l’AC Prato rischia seriamente di non iscriversi al campionato e di dover ripartire dai dilettanti. Il tempo stringe ma la fiammella della speranza resta ancora accesa.