Il Consorzio Spurghisti Associati a fianco di governo e protezione civile durante le alluvioni. E con ‘Save Rivers’ si eliminano i rischi ambientali derivanti dagli scarichi in deroga

Il Csa, realtà nata in Toscana con 50 aziende e oggi diventata nazionale ha presentato alla Camera dei Deputati, Sala della Regina, a governo e protezione civile la propria proposta di protocollo d'intesa per le emergenze ambientali. A promuovere l'evento l'onorevole Erica Mazzetti

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Asti, Alessandria, Poggio a Caiano, Empoli negli Anni ’90. E poi interventi in tutta Italia sulle varie emergenze meteo. Sempre però come singole aziende di spurgo, mai come un gruppo organizzato che interviene di squadra. Poi, nel 2023, le cose sono cambiate: la chiamata dal Comune di Faenza per entrare all’interno del Coc, il Centro operativo comunale, per coordinare gli interventi di ripulitura da acqua e fango di scantinati, piani interrati e garage delle famiglie travolte dall’alluvione. Una chiamata non per singole aziende, ma per un gruppo unito e coordinato dell’intero settore degli spurgo. E poi ancora il medesimo intervento in Toscana, fra Prato, Campi Bisenzio e la provincia di Firenze, fianco a fianco con la protezione civile e Publiacqua. Un intervento che ha portato a un protocollo d’intesa di pronto intervento con Anci Toscana.

Oggi, quel gruppo, riunito nel Consorzio Spurghisti Associati, è pronto a fare il salto nazionale. La richiesta di potere diventare un interlocutore diretto di governo e protezione civile in caso di disastri ambientali è stata avanzata in un convegno tenuto alla Camera dei Deputati, Sala della Regina. A promuovere l’incontro è stata l’onorevole di Forza Italia, Erica Mazzetti, che ha affiancato il lavoro del Csa per fare in modo che centinaia di aziende di spurgo di tutta Italia si possano mettere a disposizione dello Stato per aiutare famiglie e aziende in caso di alluvioni o calamità naturali.

“Abbiamo voluto valorizzare le imprese del territorio che, con grande professionalità, si sono strutturate, specializzate, hanno saputo innovare e hanno fatto sinergia con il pubblico – commenta Erica Mazzetti, deputata di Forza Italia, responsabile nazionale dipartimento lavori pubblici di Forza Italia, membro della Commissione d’inchiesta sul rischio idrogeologico -. Nel maggio e poi nel novembre 2023, abbiamo toccato con mano quanto sia indispensabile questa sinergia, in Emilia-Romagna e in Toscana durante le alluvioni. Grazie a questa formula è stato possibile liberare le strade e svuotare le case o le cantine dall’acqua, riducendo i danni e, soprattutto, il rischio di morte. Imprese come quelle associate nel Consorzio Spurghisti Associati, che conoscono le caratteristiche del territorio, le criticità e come risolverle, sono fondamentali, anche perché mettono a disposizione tecnologia e mezzi con personale altamente specializzato che molto spesso la PA non dispone. Questa esperienza va concretizzata ed estesa a tutto il territorio nazionale”.

Al convegno hanno presenziato l’onorevole Paolo Barelli, capogruppo Forza Italia Camera dei Deputati , l’onorevole Pino Bicchielli , presidente della Commissione d’Inchiesta Parlamentare sul Rischio Idrogeologico, il consigliere Riccardo Rigillo, Capo di Gabinetto del Ministero della Protezione Civile, l’onorevole Francesco Battistoni, segretario di Presidenza della Camera dei Deputati e il geologo Giuseppe Travia, della Direzione Generale per la Sicurezza del Suolo e dell’Acqua del Mase. A parlare a nome del Consorzio Spurghisti Associati, realtà che raggruppa una cinquantina di aziende in Toscana e che collabora con un centinaio di attività di spurgo su tutta Italia, è stato il presidente Massimo Durgoni. A lui il compito di presentare l’impegno del settore agli esponenti governativi e ministeriali.

“Il Csa nasce in Toscana per dare rappresentanza a una categoria troppo spesso poco ascoltata e in concorrenza fra sé – dice -. Oltre alla rappresentanza di settore con Comuni, Regioni e istituzioni centrali, come Csa ci siamo occupati anche delle emergenze ambientali. Dopo il protocollo con Anci Toscana, oggi siamo pronti a rendere questo accordo nazionale. Chiediamo di diventare interlocutori diretti di Governo e Protezione Civile per avere regole di ingaggio chiare e immediate per potere subito intervenire in caso di calamità naturale, in qualsiasi parte d’Italia. Protocollo che ci permetterebbe di coinvolgere nel progetto molte altre decine di aziende di spurgo, così da creare una rete sempre più capillare”.

Il convegno è poi proseguito con la parte tecnica, nella quale sono intervenuti la vicesindaca di Arezzo, Lucia Tanti e il commissario straordinario alla ricostruzione Fabrizio Curcio. Poi il lancio di ‘Save Rivers‘, il macchinario innovativo immaginato dal Consorzio Spurghisti Associati per preservare l’ambiente in caso di alluvione. Durante le calamità naturali, infatti, si lavora in deroga, e il contenuto di quanto aspirato in cantine, garage e scantinati viene confluito negli affluenti, con tutti i danni ambientali che ne derivano. Con Save Rivers, illustrato da Filippo Beltrani, esperto del settore depurazione acque e da Giorgio Lesci, ricercatore scientifico, fondatore Igl, si riescono a dividere liquidi e detriti. E poi i liquidi vengono depurati e trasformati in acqua. Scaricando così acqua pulita nei fiumi, eliminando le ricadute ambientali post alluvione.

“Un sistema che mettiamo a disposizione del governo e della protezione civile – conclude Durgoni -. Un macchinario da dotare su quanti più mezzi di spurgo possibile, in tutta Italia, così da eliminare il lavoro in deroga e preservare l’ambiente. Un aiuto concreto per il nostro futuro e per quello delle future generazioni”.