Il 25 ottobre, al Palamartino di Bari, Stilian Shehu si giocherà il titolo nazionale Pro di Muay Thai contro Lobascio. Una sfida che rappresenta il coronamento di anni di impegno, sacrificio e passione per uno sport che per lui è diventato molto più di una disciplina: è uno stile di vita.
«Il primo giorno che sono entrato in palestra avevo 8 anni», racconta Stilian. «La sede era in centro a Prato, ero un po’ teso, ma ho trovato subito un bell’ambiente e mi sono sentito a mio agio. Ho iniziato spinto dai miei genitori, poi mi sono appassionato perché mi attrae il contatto e la completezza della disciplina».
Per Stilian, la Muay Thai è lo sport più completo: «Ci sono gomitate, ginocchiate e anche una parte di lotta in piedi. All’inizio venivo solo un paio di volte a settimana e l’allenamento era quasi un gioco. Dopo i primi match, quasi tutti persi, piano piano ho preso il ritmo, ho iniziato a vincere e a dedicarmi con serietà agli allenamenti».
Classe 2003, oggi Stilian ha 22 anni. Ricorda come, da bambino, fosse sovrappeso e spesso preso in giro: «Grazie allo sport e all’allenamento ho acquisito sicurezza in me stesso». Un percorso reso possibile anche dall’inestimabile supporto dei suoi allenatori: «I miei allenatori Francesco Mazzoni e Leonardo Pertini per la parte tecnica ed Emily Whaby per la parte mentale, che mi ha fatto iniziare questo percorso, sono un grande esempio. Dedicano molto tempo a me, anche oltre l’orario di lavoro, per prepararmi al meglio per ogni match».
Quando ha saputo che avrebbe combattuto per il titolo nazionale, Stilian non ha perso tempo: «Era inizio agosto, ero tornato dalle vacanze e sono venuto subito in palestra. La preparazione sta andando molto bene: alleno tecnica tutti i giorni, con sacco, colpitori e lavoro a coppia, e tre volte a settimana aggiungo lavoro fisico e atletico. Emily cura la parte mentale e grazie a lei sto acquisendo grande sicurezza».
L’incontro di Bari rappresenta solo l’inizio: «Sicuramente è un punto di partenza per poi magari combattere anche all’estero», confessa. Fuori dal ring, Stilian è un ragazzo tranquillo: «La mia vita è casa, palestra e università. Organizzare tutto non è semplice, a volte la vita sociale ne risente, ma cerco di far combaciare tutto».
Il match lo accompagna ogni giorno: «Lo penso e lo immagino continuamente. Sono un po’ scaramantico, ma la mia idea è metterlo KO. Sto studiando il mio avversario, ma sono tranquillo».
«Voglio far conoscere la Muay Thai», conclude, «uno sport che sta guadagnando notorietà anche grazie ai social e che, piano piano, verrà conosciuto sempre di più».