Ariete PVP Pallavolo Prato – CIP-Ghizzano Pall. I’ Giglio 3-0 (25-14; 25-18; 25-14), arbitri Biniaszewski e Verzoni.
L’Ariete è più forte della sua maledizione. Prestazione di grande solidità della squadra di Massimo Nuti che, uscita da una settimana difficile, con gli infortuni di Saletti e Palandri, ha vissuto momenti d’inferno sul tramonto del primo parziale quando Ester Grucka si è accasciata a terra dolorante al gomito. Per lei infortunio tutto da valutare nei prossimi giorni ma Ariete a cui sembra davvero girare tutto storto, almeno da questo punto di vista. Dal punto di vista del campo e del carattere, invece, niente da dire, brave le ragazze di Nuti.
Nuti con tante ragazze non al meglio e con l’ormai cronica assenza di Furlan e che schierava in campo con Grucka in regia, Fanelli opposto, Nesi in attacco con una Saletti acciaccata ma presente, Mattei e Cecchi al centro e Conticini libero. Primo set che iniziava all’insegna dell’equilibrio. Prato sbagliava qualcosa di troppo e Castelfiorentino rimaneva in scia (6-6). Qui l’Ariete trovava il break importante con Fanelli e poi Saletti al servizio (11-6). Castelfiorentino non reagiva e Prato scappava sul 15-7 con Pistolesi che spendeva il suo secondo tempo. Inizio sereno per Prato a cui il pomeriggio sembrava però precipitare quando sul 17-8, in una difesa a terra, Grucka si infortunava al gomito destro. Ragazze stravolte per l’ennesimo colpo della sorte e dentro Vittoria Betti al palleggio. Saletti portava le sue sul 20-11. Fanelli chiudeva. Nel secondo parziale cambio in regia di Castelfiorentino, con l’ingresso di Barnini per Basili. Ospiti avanti 1-4 ma poi a commettere due errori. Ariete che riannodava il filo della gara e dal 4-4 scappava sul 9-5 con Saletti al servizio. Pistolesi al tempo e ad inserire Nuti e De Carlo. Fanelli e Nesi confezionavano il 13-8. Ariete sul 20-13 ed ancora tempo Castelfiorentino. Chiusura serena a 18. Nel terzo ancora equilibrio fino al 5-5 poi solo Prato (9-5). Saletti al servizio per il 15-8, con un ace a fine serie. Ariete in serenità (20-12. Nel finale esordio di Martins e di Guarducci, quest’ultima autrice, tra l’altro, del punto finale.












