È stato un altro fine settimana all’insegna della competizione e delle emozioni forti per l’Atletica Prato. Stavolta il palcoscenico è stato quello di Grosseto, che ha ospitato i Campionati Italiani delle categorie Junior e Promesse (Under 20 e Under 23). Tra le protagoniste anche la società laniera, che ha preso parte alla competizione con ben 10 atleti qualificati individualmente e due staffette, la 4×100 e la 4×400 Junior maschili. Un risultato già significativo, che testimonia l’alto livello raggiunto dal gruppo giovanile.
La manifestazione è iniziata venerdì con Giacomo Lo Voi, 10° classificato nel lancio del martello Promesse, e Morgana Gnan, che ha corso i 100 metri Promesseottenendo il 15° tempo nelle batterie. La giornata di sabato si è aperta con il 10.000 metri di marcia, gara impegnativa resa ancora più dura dal caldo estivo. In pista cinque marciatrici pratesi, tutte arrivate bene al traguardo: Lucrezia Nieri, 10ª tra le Junior, Ines Grillo e Margherita Mottillo, ottime al debutto, Ginevra Nieri, 17ª tra le Promesse e Matilde Ballerini, che ha chiuso la sua prova con determinazione.
Nei 400 hs Promesse, Edoardo Parri migliora il suo piazzamento iniziale grazie a una buona prestazione (55”05), mentre Sofia Innocenti supera le batterie dei 100 hs Junior e firma in semifinale il suo miglior tempo stagionale con 14”95. È poi la volta di Lorenzo Tesi nei 110 hs Promesse, seguito nel pomeriggio dal riscatto di Morgana Gnan, che nei 200 metri ferma il cronometro a 24”82, sfiorando il personale. A chiudere la giornata, una grande soddisfazione: la staffetta 4×100 Junior maschile (Francesco Carrante, Achille Esposito, Francesco Pio Bellandi e Lorenzo Puccetti) firma il nuovo primato sociale con il tempo di 43”85. Un risultato che conferma la crescita del gruppo sprint.
L’ultima giornata di gare si apre con un po’ di sfortuna per Sofia Innocenti nella gara di salto con l’asta. Ma a risollevare l’umore ci pensa la staffetta 4×400 Junior(Lorenzo Puccetti, Pietro Giulio Pacini, Lorenzo Biondo, Achille Esposito), che conclude a soli 5 decimi dal primato sociale di categoria.
