Stagione finita e tempo di bilanci per la Kabel Volley Prato. Bilanci positivi alla luce dei risultati di tutte le squadre con la “ciliegina sulla torta” del titolo regionale Under 15. Su questo e sulle prospettive per il futuro, abbiamo parlato con Mirko Novelli.
Partiamo dal vivaio che non smette di regalare soddisfazioni.
“Anche quest’anno abbiamo dimostrato di essere competitivi, quantomeno, a livello regionale. In Under 15 sapevamo di essere bravi ma certo, a livello di singoli, c’erano realtà magari più attrezzate. Abbiamo vinto noi perché abbiamo dimostrato di essere squadra e lo siamo stati fino all’ultimo punto della finale. In Under 17 siamo giunti secondi, tra l’altro con un cartellino rosso che ha chiuso la gara per gli avversari. Alla fine, però, l’abbiamo buttata un po’ via noi perché abbiamo avuto più di un’occasione per chiudere la finale a nostro vantaggio ed invece l’abbiamo persa 3-2 ai vantaggi. Oltre a questo, non abbiamo disputato il torneo Under 19 ma i ragazzi che avevamo in prestito, tra cui Civinini e Maletay con Santa Croce e Menchetti con Modena, hanno fatto benissimo dimostrando che avevamo elementi validi anche in quella categoria. Insomma, una stagione molto positiva e di crescita”.
Passando alla prima squadra, come giudichi la stagione della Serie C?
“Positiva perché a settembre avremmo firmato per arrivare alla semifinale play off. È stato un anno particolare perché abbiamo iniziato male, approcciando nel modo sbagliato la categoria, pensando che tutto fosse facile. Poi ci siamo rimessi in carreggiata ed abbiamo vissuto una fase in cui ci sentivamo, ed in effetti siamo stati, imbattibili. Nei play off, però, abbiamo trovato una squadra esperta di qualità, come Massa e che è stata brava a batterci. I risultati in regular season ed il 2-0 di gara uno non ci hanno fatto approcciare la serie nel modo giusto, con la giusta cattiveria e Massa ci ha puniti. Abbiamo un gruppo che ha perso Matteo Alpini, andato a giocare in A2 e che, a pochi giorni dalla post season ha perso Villani ed ha dovuto cercare nuovi equilibri. Un gruppo che, veterani a parte, è giovane e poco abituato a lottare per traguardi importanti. L’ultima volta che vincemmo la C avevamo un gruppo che arrivava da due anni di allenamenti di altissimo livello. Ogni seduta in palestra equivaleva, per intensità, ad una partita vera. Quest’anno quel livello di allenamento lo abbiamo saputo mantenere per massimo tre mesi e questo deriva anche dall’età dei ragazzi”.
Il risultato raggiunto, però, dice che avete le armi per riprovarci.
“Nelle prossime settimane lavoreremo per formare la nuova squadra. Tra chi cesserà l’attività e chi salirà dal giovanile il gruppo cambierà. A questo aggiungiamo che abbiamo tanti ragazzi in prestito in altre squadre che dobbiamo tornare a valutare. Insomma, sarà un lavoro difficile ma anche stimolante. Intanto, però, ci teniamo stretti una stagione che, al di là del finale amaro, è stata positiva e che ci potrà essere utile anche per il futuro”.