Comincia un nuovo corso per il CSL Prato Social Club. Roberto Castorina è il nuovo allenatore della Prima Squadra Femminile. La scelta del Direttore Tecnico Burani è ricaduta su un profilo di assoluto spessore ed esperienza, la sua ultima panchina è stata in serie A nel Napoli Femminile. Una figura di grande solidità, con una carriera importante sia da calciatore che da tecnico.
“Ho detto subito si alla possibilità di allenare il CSL Prato Social Club perché il Direttore Burani mi ha presentato un progetto interessante e di prospettiva, è stato l’unico progetto che mi ha entusiasmato e mi ha fatto tornare la voglia di scendere in campo”, ha dichiarato il genovese classe ’76.
Dopo gli inizi nel settore giovanile del Genoa, esordisce in Serie A contro la Roma segnando anche il suo primo gol. Da lì, oltre 110 presenze tra i professionisti: Empoli (vittoria del campionato di C1 con mister Spalletti), Chieti, Pontedera, Forlì, Tempio, Bellaria (altra promozione), Jesi, Riccione, Imolese, San Donato e Pontassieve, dove chiude la carriera a 35 anni. Un percorso segnato anche da difficoltà superate con tenacia: due fratture alla tibia e un intervento al crociato.
Appena smesso di giocare, inizia subito ad allenare. In promozione con il Pontassieve, vince il campionato di Eccellenza con il Signa, guida Grassina e Lebowski. Poi arriva il calcio femminile di alto livello: conduce la Primavera della Florentia San Gimignano fino alle final four per lo scudetto e approda in Serie A sulla panchina del Napoli Femminile.
“Con l’arrivo di Roberto Castorina – dichiara il Direttore Tecnico Burani – chiudiamo definitivamente una stagione segnata da difficoltà extra calcistiche e rilanciamo con decisione il nostro progetto sportivo. La sua esperienza, la sua visione e la sua solidità rappresentano il punto di ripartenza di cui avevamo bisogno. Ho già lavorato con lui quando alla Florentia San Gimignano lo abbiamo scelto alla guida della squadra Primavera, insieme abbiamo raggiunto le fino alle final four per lo scudetto affrontando Inter, Juventus e Roma. Vogliamo costruire qualcosa di ambizioso, duraturo e profondamente identitario perché siamo sicuri che sia la persona giusta per far crescere il nostro progetto”.