Si è parlato anche del futuro dell’Ac Prato (ed era inevitabile che accadesse, vista la situazione attuale) durante il convegno “Tifosi e Club: percorsi di partecipazione e responsabilità condivisa”, tenutosi nella giornata di oggi, sabato 5 luglio 2025, nel Salone del Consiglio Comunale. L’evento, promosso da Massimo Taiti, ha visto la partecipazione di circa cinquanta persone tra rappresentanti istituzionali – tra cui Paolo Mangini, presidente del Comitato Regionale Toscano della LND – addetti ai lavori, tifosi biancazzurri, cittadini interessati e alcuni membri dell’attuale società, come il segretario Alessio Bacherini e il responsabile del settore giovanile Andrea Maretto. Presenti anche due ex giocatori storici del Prato, Vincenzo De Dura e Italo Rizza.
Protagonisti dell’incontro sono stati Stefano Pagnozzi e Fabio Guarini, rispettivamente presidente e consigliere dell’associazione “Supporters in Campo”, fondata nel 2013 con l’intento di promuovere modelli di proprietà e gestione sostenibili per i club sportivi, ponendo al centro il coinvolgimento diretto dei tifosi nei processi decisionali. L’obiettivo è anche quello di riformare in profondità il sistema calcio italiano, visti i numeri allarmanti degli ultimi vent’anni: circa 160 società sono fallite nel nostro paese, un chiaro segnale che qualcosa non funziona.
Da qui l’invito a guardare ad altri contesti europei, dove esistono modelli già collaudati. Il più emblematico è quello tedesco, noto come “50+1”, secondo cui almeno il 51% delle azioni di un club deve appartenere a una “Eingetragener Verein”, un’associazione registrata con un funzionamento democratico, per evitare che investitori privati controllino la maggioranza dei voti. Anche l’Inghilterra, con il sistema del “Community ownership” e dei “Supporters’ trust”, e la Spagna, con il modello dei “Socios”, offrono esempi interessanti da seguire.
Secondo Pagnozzi, anche a Prato ci sono numeri e potenzialità per avviare un percorso simile, ma è fondamentale comprendere che non si tratta di un cambiamento immediato. «Serve tempo – ha affermato – i tifosi dovranno organizzarsi, rafforzarsi sotto il profilo economico e acquisire consapevolezza delle dinamiche in gioco».
Ad ascoltare con attenzione gli interventi anche Chiara La Porta e Lorenzo Tinagli. La deputata di Fratelli d’Italia ha sottolineato: «I tifosi, insieme a Massimo Taiti, sono gli unici a mantenere viva l’attenzione sulle sorti della squadra. Mi rivolgo a chi ha a cuore i colori biancazzurri: è arrivato il momento di salvare il Prato». Dello stesso avviso il presidente del Consiglio Comunale, che ha aggiunto: «Negli ultimi anni è mancata la volontà di costruire un progetto che unisca la squadra alla città. I tifosi, però, continuano a dimostrare un attaccamento straordinario. Azionariato popolare? Le idee sono sempre ben accette, anche se realizzarle non è semplice».