Un incontro tra due culture, quella italiana e quella cinese, nel segno del tè. È questo il senso dell’evento organizzato a Prato dal titolo “Tè del Fujian, qualità nobile che scuote il mondo”, che ha visto la cittadinanza partecipare a una degustazione guidata dei più pregiati tè rossi e bianchi provenienti dal Fujian, regione sud-occidentale della Cina rinomata per le sue piantagioni e per l’antichissima tradizione legata al tè. L’iniziativa, promossa dal Gruppo Editoriale Fujian Daily in collaborazione con Zentè, centro di marketing e promozione della cultura del tè cinese, ha richiamato non solo appassionati di tè, ma anche rappresentanti delle istituzioni italiane e cinesi, tra cui il consigliere regionale Marco Martini e il Console generale ad interim della Repubblica Popolare Cinese a Firenze, Guan Zhongqi. Fra gli enti di supporto all’evento la Federazione delle imprese del Fujian nel Regno Unito e l’associazione culturale della comunità cinese di Fujian in Italia. A collaborare anche il comitato municipale del governo della città di Fu’ an e quello della Contea di Zherong. Inoltre hanno sostenuto l’iniziativa l’ufficio per l’agricoltura e gli affari rurali di Fu’ an e di Zherong, il centro per lo sviluppo dell’industriale del tè di Fu’ an e di Zherong, e le riviste Cerimonia del tè e Voce del Fujian.



«Oggi promuoviamo la cultura del tè cinese del Fujian, in particolare il tè bianco di alta montagna – racconta Cristina Hua, co-organizzatrice dell’evento e responsabile del centro culturale Zentè –. In quella terra produciamo tè di altissima qualità. Vogliamo far conoscere questa nostra eccellenza all’Italia e agli italiani: per questo abbiamo organizzato l’incontro. Il tè diventa così un ponte di amicizia tra i popoli».



Sulla stessa linea anche il consigliere regionale Marco Marini: «La cultura del tè cinese non è legata soltanto a una semplice bevanda, ma è una vera e propria arte. Sono lieto di partecipare a questa giornata di amicizia e integrazione: un bel momento per unire le nostre culture. Dal dialogo e dalla conoscenza reciproca nascono occasioni preziose per la crescita della comunità, soprattutto per i giovani che devono imparare a vivere nel rispetto reciproco».
Alla degustazione hanno preso parte anche produttori cinesi, che hanno portato dalla Terra del Dragone alcuni dei loro migliori tè da offrire agli ospiti. «La nostra produzione di tè è interamente naturale – spiega Huang Rong Zhang –. Lo raccogliamo in primavera, un momento molto speciale che coinvolge tutta la comunità. Siamo fieri di non utilizzare alcun additivo chimico: tutti i profumi e gli aromi sono naturali».



Per i cinesi il tè rappresenta ciò che per gli italiani è il caffè: un rito quotidiano, un simbolo identitario. «In Cina ogni occasione è buona per bere una tazza di tè – conclude Wu Guanghui, anch’egli produttore –: dalla mattina alla sera. È un momento conviviale, che oggi siamo felici di condividere con i nostri amici italiani». A gestire la comunicazione dell’evento è stata Sdb Comunicazione