“Ogni volta che piove viviamo un incubo. Taverna e garage vanno sistematicamente sott’acqua e non ci sono idrovore che tengano: il contenuto delle fognature fuoriesce, la strada si allaga e il tutto finisce in casa nostra. Il 2 novembre del 2023 l’acqua è addirittura arrivata al soffitto del seminterrato. In pratica noi abbiamo una porzione di casa disabitata, perché altrimenti ogni volta dovremmo fare i conti con migliaia d’euro di danni. Ora è arrivato il momento da parte di Publiacqua di dare seguito al progetto di adeguamento della fognatura, approvato dalla stessa Autorità Idrica, e ritenuto necessario anche dal tribunale di Firenze”. I residenti di via dei Tini a Prato, zona Iolo, chiedono a Publiacqua e più in generale alle istituzioni di fare in fretta. La situazione degli allagamenti della strada nella zona residenziale di Iolo vanno ormai avanti da oltre un decennio e stanno diventando sempre più preoccupanti. Una vicenda che è finita anche davanti al tribunale di Firenze, che per alcune abitazioni ha visto riconosciuto il danno e il risarcimento economico. A ripercorrere tutta la storia sono gli stessi residenti.

“Il primo allagamento risale all’agosto 2013 – spiegano -. Si allagano taverne e garage. Vengono danneggiati gli impianti elettrici, quello idraulico, il mobilio è da buttare. Purtroppo dalle caditoie stradali fuoriusciva copiosa l’acqua, con tutti i reflui urbani, che ha invaso le nostre abitudini. Il motivo? Semplice: la fognatura a valle di via dei Tini risultata inadeguata, anche per piogge prive di carattere di eccezionalità, come accertato dalle perizie richieste dal tribunale e le conseguenze sono quelle sotto gli occhi di tutti. Da quel giorno ogni volta che piove siamo costretti a chiamare protezione civile e vigili del fuoco. Nemmeno la costruzione di un muretto è bastata per bloccare l’acqua. Lì serve un progetto strutturale di adeguamento fognario”.

In effetti il progetto di Publiacqua c’è, ma una data di partenza del cantiere non c’è ancora. “Noi viviamo con i sacchi di sabbia fissi davanti casa – proseguono i residenti -. Il seminterrato non lo abbiamo più sistemato perché altrimenti i danni sarebbero all’ordine del giorno. La situazione è urgente e non capiamo come sia possibile parlare addirittura come ipotetica previsione quella del 2026 come data di partenza dei lavori di adeguamento fognario. Inoltre chiediamo a Publiacqua una maggiore manutenzione ordinaria della fognatura, soprattutto nel tratto a cielo aperto, che, anche se non risolutiva, allevierebbe senz’altro il problema. La nostra è una situazione disperata, questi lavori non possono più essere rimandati”.

Altro tema nella strada è quello dell’installazione dell’antenna di telefonia. Un lavoro non solo vicino alle abitazioni, ma soprattutto nella stessa ubicazione di dove dovrebbe nascere il cantiere di Publiacqua per l’adeguamento della fognatura. “Spazio per i due lavori in contemporanea non c’è – concludono i residenti -. Se quindi partono i lavori per l’antenna, significherebbe doverne aspettare il termine per fare partire quelli della fognatura. Quindi ci domandiamo: come può essere più urgente il cantiere per installare un’antenna di cui nessuno sente il bisogno e che può trovare posto in un altro terreno a qualche centinaio di metri di distanza piuttosto di quello per evitare gli allagamenti nelle abitazioni? Alla luce di tutto questo abbiamo già mandato una pec al commissario prefettizio per chiedere un incontro e provare a sistemare definitivamente una situazione ormai insostenibile”.
