L’arrivo a Prato di Lorenzo Polvani potrebbe rappresentare un vero e proprio toccasana per la retroguardia biancazzurra. Il difensore centrale classe 1994 approda infatti in una squadra che fino a oggi ha incassato decisamente troppe reti. Sono 11 le volte in cui la porta del Prato è stata perforata nelle prime nove giornate di campionato, a cui vanno ad aggiungersi i sette gol subiti in tre match di Coppa Italia, per un totale di 18 reti incassate in 12 partite ufficiali. Nei primi due mesi di stagione, il tecnico Venturi ha scelto capitan Risaliti come riferimento intoccabile della retroguardia, alternando gli uomini al suo fianco sia in caso di difesa a tre che a quattro.
L’innesto dell’ex centrale della Pistoiese cambia però le prospettive di un Prato che con Polvani può diventare decisamente più solido. L’ex Ravenna porta con sé un grande bagaglio d’esperienza, per ultime le 30 partite giocate con la maglia arancione, molte delle quali con la fascia da capitano, nella stagione 2024/25. Difensore forte fisicamente e con un ottimo senso tattico, ha il grande vantaggio di conoscere già molto bene Risaliti: i due hanno infatti giocato insieme ben 63 partite, prima tra il 2015 e il 2017 a Pontedera e poi dal 2022 al 2024 ad Arezzo, in quest’ultimo caso centrando anche la promozione in C nel 2023. Nelle ultime due stagioni, il classe ’94 ha giocato come perno centrale della difesa a tre, ma in carriera ha spesso lavorato con la difesa a quattro.
Ed è qui che si apre il dilemma: in che modo Polvani potrà entrare nei meccanismi biancazzurri? In caso di difesa a tre l’unica soluzione sarebbe quella di adattarlo come terzo di sinistra (lui che è destro di piede), in quanto a destra gioca la quota. Ma è possibile anche il passaggio a quattro, con Polvani e Risaliti in mezzo proprio come avvenuto, in modo trionfale, ad Arezzo. In quel caso però sarebbe obbligatorio “inserire” una quota in porta, come avvenuto domenica con Furghieri (’06) al posto di Fantoni, che andrebbe a unirsi al terzino destro classe ’07 e al centrocampista ’05, in un ipotetico 4-3-1-2, modulo spesso utilizzato da Venturi. Soluzioni e incastri non facili, ma Venturi è chiamato a scelte importanti e dolorose. Anche perché alle porte c’è il trittico Siena-San Donato-Ghiviborgo, tutte squadre che precedono o sono appaiate al Prato in classifica. Cambiare non è più solo una possibilità, ma una necessità.












