Prato, bagno di folla per la nuova proprietà. Gacem: «Non siamo qui per restare in Serie D»

Ad intervenire anche l'avvocato Guerra: «Completata la documentazione per l’iscrizione. Penalizzazione? Al momento non c’è alcun deferimento»

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Si apre una nuova pagina nella storia dell’AC Prato. Allo stadio Lungobisenzio, di fronte ad una folta folla di calorosi tifosi, la nuova proprietà si è ufficialmente presentata alla città, delineando progetti e prossime mosse. Ereditata una situazione complicata dalla precedente gestione, la nuova presidente Asmaa Gacem ha rilanciato con entusiasmo e proposte concrete il nuovo progetto societario e tecnico della società biancazzurra, guadagnandosi immediatamente il favore del pubblico.

Idee chiare su come ricostruire una piazza sfiduciata, creando un gruppo solido e coeso dalle fondamenta utili nell’immediato allo stesso tempo dando uno sguardo al futuro manifestando grande interesse per il settore giovanile. Un investimento importante per riportare il Prato dove merita nel giro dei prossimi anni attraverso un lavoro preciso portato avanti da professionisti seri. Questa la formula scelta da Gacem per far tornare a sognare i tifosi lanieri.

LA SCELTA DI PRATO

«Abbiamo scelto Prato perché ha un potenziale enorme: 200 mila abitanti, una tifoseria fantastica e sempre presente – ha esordito la nuova presidente -. Ci siamo avvicinati al club già a marzo, quando c’era un’altra cordata interessata: ci siamo fatti da parte, poi in pochi giorni abbiamo finalizzato la cessione, pur senza avere un quadro chiaro della situazione. Forse sono visionaria, ma sento che è la strada giusta. Ora che la situazione è più chiara, molti vogliono far parte di questo progetto. Il primo a sposarlo è stato Luca Saudati: da lì abbiamo creato lo staff e stiamo lavorando giorno e notte. Siamo partiti in ritardo, ma stiamo facendo un buon lavoro: lo staff è forte e l’obiettivo è costruire una squadra forte. Non facciamo promesse, ma vogliamo fare meglio della scorsa stagione, con calciatori e personale di spessore. Ai tifosi dico: voi siete l’anima dello stadio, vi vogliamo tutti presenti e vi aspettiamo anche al ritiro».

«In tanti mi avevano sconsigliato di acquistare il club in questa situazione, ma io l’ho voluto fortemente perché credo nelle potenzialità di questa società e di questo club – ha proseguito Gacem -. Se addirittura dall’Arabia Saudita si percepisce il potenziale dell’AC Prato, non capisco perché noi pratesi non dovremmo crederci. Ringrazio Luca Saudati, che ha accettato con entusiasmo di entrare in questo progetto, e Gianluca Berti, che nonostante i tempi stretti sta lavorando ogni giorno per affrontare al meglio il ritiro con una squadra completa. Siamo fiduciosi e convinti di allestire una formazione competitiva. Dietro al Prato c’è una nuova proprietà seria e ambiziosa».

IL PROGETTO

«Non posso dire dove saremo fra cinque anni, ma so che non voglio rimanere in Serie D: siamo qui da troppi anni – ha precisato Gacem sul progetto sportivo -. Dal punto di vista imprenditoriale, diversi sponsor ci hanno già contattato, ma ora la priorità è costruire la squadra. Sto percependo una risposta positiva dalla città, anche se siamo solo all’inizio. Con il commissario comunale avremo contatti frequenti: è un momento delicato per Prato, ora ci concentreremo sulla parte sportiva.

«È un progetto a medio-lungo termine e sappiamo che la questione stadio è complicata – ha affermato -. Vorremmo dare alla città un impianto migliore ed efficiente, anche se i margini di intervento sono limitati. In questo momento non si tratta solo di fare investimenti, ma di affidarsi a professionisti, sia in campo che dietro la scrivania. Siamo partiti pertanto con tre nomi importanti: Saudati, Berti e Venturi. È un punto di partenza ideale. Per quanto riguarda i giocatori, sarà Berti a fare le scelte: non anticipo nomi. Il ritiro inizierà dall’8 agosto, con raduno a Prato il 4 e relative visite mediche; contiamo di avere almeno 20 giocatori».

«Lavoriamo su tutta la struttura, non solo sulla rosa della prima squadra – ha continuato -. Puntiamo ad avere uno staff e un settore giovanile forti, composti da professionisti seri e qualificati. Prato in passato ha espresso eccellenze arrivate anche in Nazionale e all’estero: vogliamo riportare il club a quei livelli. I ragazzi del territorio non devono andare via: chi vive a Prato deve avere l’opportunità di giocare qui. Stiamo già lavorando al centro di Grignano e valutando altre località per dividere le annate del settore giovanile. Invito le famiglie a tornare a far crescere i loro figli calcisticamente a Prato, nella loro casa».

«Da dove arriva la mia passione per il calcio? La porto con me dall’infanzia: nonostante i miei genitori non volessero, da piccola guardavo sempre le partite. È vero che una mia società sponsorizza anche la Fiorentina, ma si tratta di due realtà completamente diverse. Il legame con il Prato sarà ancora più personale».

LE PAROLE DELL’AVV. GUERRA

Con la presidente Gacem, è intervenuto nella sala stampa del Lungobisenzio anche l’avvocato Sandro Guerra il quale ha rassicurato i tifosi sulla posizione legale e sportiva del club e sulla possibile penalizzazione.

«Abbiamo saldato le pendenze e completato la documentazione per l’iscrizione. La proprietà ha fatto uno sforzo importante, pagando anche posizioni che non era obbligata a saldare. Penalizzazione? Si parla di due punti, ma al momento non c’è alcun deferimento. Se arrivasse, sarebbe un provvedimento ingiusto e ci difenderemmo nelle sedi opportune».