La prima è andata bene e non era scontato. Intorno al nuovo Prato di Venturi c’erano dubbi legati soprattutto alla tenuta atletica: una preparazione iniziata in ritardo, per ovvi motivi, e poche amichevoli disputate nel mese di agosto. Il tutto al cospetto di un Seravezza che nonostante i cambiamenti e alcuni addii importante rimane una buonissima squadra. Al Buon Riposo il Prato ha vinto e in alcuni tratti ha anche convinto per la qualità del gioco espressa, anche grazie ad interpreti indubbiamente di categoria superiore. Forse è presto per dire che già si vede la mano del tecnico, che negli ultimi anni ha fatto benissimo in tutte le piazze in cui ha allenato, ma si può dire che sta iniziando a prendere forma il Prato di Simone Venturi.
Il terzo gol racchiude alcuni dei dettami tattici su cui l’allenatore biancazzurro ha lavorato in preparazione: qualità nel possesso palla e cross dalla fascia. Nel dettaglio, è Rinaldini ad avviare l’azione smistando palla per Settembrini, che a sua volta apre per Zanon. Il cross mancino è perfetto e all’appuntamento con la sfera arriva proprio Rinaldini, che di testa batte Lagomarsini. Il coinvolgimento di tanti uomini, soprattutto nella metà campo offensiva, è un aspetto che il Prato ha cercato parecchio nel match col Seravezza. Anche Greselin, abile a muoversi tra centrocampo e trequarti, ha toccato moltissimi palloni, fornendo anche l’assist per il primo gol di Gioè. Lo stesso attaccante ha sfruttato perfettamente il passaggio di Limberti in occasione del 2-2: un assist arrivato, guarda caso, di nuovo da un traversone dalla fascia.
Aprire il campo in ampiezza può essere la chiave di volta per sbloccare gare all’apparenza chiuse e nelle quali c’è troppo traffico per vie centrali. Infatti, anche nella precedente esperienza al Tau, Venturi aveva lavorato anche con la difesa a tre proprio per sfruttare le qualità al cross dei quinti di centrocampo. Poi, ovviamente, ci vogliono attaccanti in area che spediscano la sfera in rete. In attesa di Mencagli, intanto Gioè ha già esultato due volte. E chissà che il mercato non possa portare anche qualche altra novità.