Successo per la 39° edizione della “Da Piazza a Piazza”

La marcia da Prato a Montepiano e ritorno ha richiamato 600 partecipanti. Soddisfazione da parte degli organizzatori

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Due giorni davvero unici per i 600 partecipanti della 39° edizione della manifestazione Da Piazza a Piazza  “Una gita nel passato”, organizzato dal Cai di Prato sezione Emilio Bertini, che ha fatto percorrere 75 km (chi ha fatto andata e ritorno) tanti camminatori provenienti da tutta Italia sui sentieri della Val di Bisenzio. La partenza è stata all’alba di sabato, tra le 6 e le 7, dopo il ritiro della pettorina, dal circolo Paolo Rossi di Santa Lucia con conclusione della prima giornata nel tardo pomeriggio a Montepiano, dove per riposare erano state messe a disposizione dei partecipanti case private, agriturismi e una tenda della Misericordia da 20 posti. La mattina seguente la ripartenza con l’arrivo della navetta, per far percorrere a piedi a chi poteva solo la domenica il versante opposto della Calvana. La meta finale è stata nuovamente il circolo Paolo Rossi.  

“E’ stato fantastico”: questa la frase di questa edizione. Lungo il percorso ben 11 ristori, sei all’andata e cinque al ritorno, più quello conclusivo. “Siamo contenti perché sono state due giornate davvero belle – spiega Paola Fanfani, presidente del Cai di Prato – Lungo il cammino c’erano oltre 100 volontari con il supporto della Misericordia. E’ stata una manifestazione in sicurezza e davvero unica per il cammino che, grazie alla connessione associativa e all’aiuto dei volontari, alle strutture ricettive e all’accoglienza dei borghi ha dato un servizio di livello a tutti i partecipanti”.

La manifestazione rientrava nel calendario turistico sportivo Pratorace e aveva il patrocinio dei comuni di Prato, Montemurlo, Vaiano, Vernio, Cantagallo e Calenzano con il supporto della Uisp di Prato. “Da Piazza a Piazza è una marcia che nasce da un gruppo di appassionati che decisero di partire da piazza della Pietà e raggiungere piazza del Comune al di là del fiume Bisenzio senza però attraversarlo, girando a monte la sorgente – spiega Federico Castagnoli – Una storia che inizia quindi da una scommessa e che da allora ha dato il via alla nascita di altrettanti gruppi di camminatori e persone (tanti i giovani iscritti, nda) unite dalla stessa passione che in questi due giorni riscoprono la natura e il vivere senza strumenti informatici ma attraverso la musica della natura e degli animali. Il percorso storico è stato mantenuto insieme ai ristori che sono sempre molto graditi dai partecipanti, ricordo quello della macedonia. Ma la marcia è anche sicura perché il monitoraggio attraverso dei microchip posizionati lungo il percorso che segnalano il passaggio dei concorrenti e il tempo impiegato a percorrere la distanza è davvero importante per l’organizzazione”.