Da New York a Prato per conoscere il distretto tessile. Trafi racconta la filiera agli studenti Fashion Institute of Technology

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Il distretto di Prato diventa sempre più un modello di studio per gli studenti di moda di tutto il mondo. L’ultimo esempio arriva direttamente da Montemurlo, dove lo showroom di Trafi Creatività Tessile è stato al centro di una visita da parte degli studenti del Fashion Institute of Technology di New York. Parliamo di un college con sede a Manhattan, fondato nel 1944, che si concentra su arte, affari, design, comunicazione di massa e tecnologia connessa al settore della moda. Alcuni studenti per un anno vengono a studiare fashion design a Firenze, e nell’ambito del percorso di studi anche quest’anno sono tornati a visitare l’attività dell’azienda montemurlese, guidata dai soci Fabio Giusti, Daniele Luconi e Nicolò Coffaro, specializzata in tintura e trattamenti speciali su tutti i materiali tessili: filati, tessuti e capi.

“Durante la visita c’è stata un’introduzione alle lavorazioni di Trafi, alla storia aziendale e alle tecniche di tintura – spiega Fabio Giusti -. Poi c’è stato un focus sulla creatività e su come dall’idea si possa arrivare al prodotto finito. Un cammino che vede tutta la centralità del dialogo fra azienda e designer, che così immette sul mercato prodotti nuovi. I ragazzi hanno anche sperimentato la tecnica dell’agugliatura”.

Nella loro esperienza italiana, gli studenti del Fashion Institute of Technology di New York ripercorrono tutta la filiera tessile, acquisendo le competenze necessarie per potersi muovere in questo mondo. Scoprono le tecniche di trattamenti fantasia sui tessuti, e comprendono da vicino cosa accade nell’industria tessile pratese ed italiana, gettando le basi per connessioni future. Parliamo di studenti per lo più Usa, ma altri provengono da tutto il mondo. Il loro sogno è quello di diventare stilisti. “È stato un incontro molto interessante – aggiunge Marie Astier, docente di Textile Principles for Fashion Designers -, che ha fatto toccare con mano agli studenti cosa significhino l’industria tessile e la sperimentazione. Un modo per comprende anche come si possa trasformare la fibra attraverso la creatività”. “Ospitiamo volentieri tutte le scuole – conclude Giusti -. A maggior ragione il Fashion Institute of Technology di New York che rappresenta un’eccellenza mondiale. E’ molto importante e al contempo molto bello trasmettere entusiasmo a questi ragazzi, vedere come si appassionino e provare a spiegargli il fascino di questo mestiere. Un ringraziamento speciale va agli insegnanti dell’istituto, grazie ai quali il rapporto si rinnova di anno in anno”.

Agli studenti universitari è stata mostrata e raccontata anche ‘La Notte Stellata’, la rivisitazione in chiave tessile del capolavoro di Vincent van Gogh, diventata un’istallazione permanente all’interno dello showroom del Victory Cafèmuseo.