Dopo la vittoria contro Pino Firenze al supplementare, i Dragons Prato si preparano ad affrontare la trasferta di San Vincenzo contro quella formazione che nella passata stagione ha battuto in finale playoff i rossoblù, ma che ha deciso di rinunciare al salto di categoria per questioni legate alla sostenibilità del progetto. I livornesi hanno ricominciato questo campionato come avevano chiuso lo scorso, ossia vincendo: nelle prime due uscite infatti sono arrivati i successi ai danni di Sansepolcro e Certaldo. Sarà una sfida difficile, che inizierà alle 18 di domenica 12 ottobre al palazzetto Giovani di San Vincenzo in piazza Giovanni XXIII con la direzione arbitrale di Tommaso Giachi di Firenze e e Andrea Cavallo di Siena.
La squadra laniera si è allenata con grande attenzione in settimana, con gli echi del successo su Pino che ancora non si sono spenti: “Abbiamo vinto – dice capitan Milo Staino che ha giocato 4’25” nel derby con i gigliati – disputando una partita senza mai mollare, nonostante avessimo tirato male nel primo tempo. Siamo un gruppo unito e ci diamo una mano tutti quanti. Il mio compito è di incitare i compagni anche quando non gioco e altrettanto fanno gli altri”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Tommaso Pacini, autore del canestro del pareggio sulla sirena: “Dobbiamo dare tutto su ogni pallone, buttarsi e farlo anche per i compagni. Importante è crederci fino all’ultimo, c’è tanto da lavorare e lo sappiamo. Con San Vincenzo sarà un altro test difficile perché loro sono una squadra rinnovata ma con il blocco che ha vinto il campionato lo scorso anno”.
Coach Edoardo Banchelli sta lavorando per portare la squadra al meglio della condizione nei momenti chiave della stagione. Per ora, il traguardo della final four di coppa Toscana è stato raggiunto: “Abbiamo coraggio da vendere e tanto cuore. La nostra è una squadra atletica e fisica e lo testimonia la grande mole di rimbalzi in attacco che prendiamo ogni settimana, ci manca qualcosa nel tiro da fuori e qualche dovizia tecnica in più rispetto all’anno scorso. Ma il percorso è lungo e lavorare non ci spaventa”.